
di Ettore Di Gennaro
Una bambina gioca sulla battigia.
Raccoglie pezzi di conchiglie e rametti consumati dal mare.
Ogni volta si accuccia e mette quel che raccoglie in un secchiello che porta con se.
Raccoglie e avanza.
Ne ha tante e di diverse fogge: a ventaglio, nautili, ostriche o comuni telline.
Poi trova una lattina.
Poi una ciabatta rotta.
Poi una bottiglia di plastica.
Guarda sconsolata il cartello che vieta di gettare rifiuti, vicino un secchio stracolmo di immondizia.
Vi getta dentro queste cose che ha trovato.
Prosegue la sua raccolta e la sua ricerca fra gli oggetti rinvenuti dal mare.
Trova un pezzo di legno, un frammento di un’asse. Ha una scritta in vernice, impressa. Scorre con le dita quella parola “Felizidad”...non capisce cosa sia ma é un frammento di fasciame di imbarcazione.
Sotto il sole cocente, prosegue la sua perlustrazione.
Trova un salvagente arancione.
Poi un berretto con visiera, che ancora galleggia.
Poi una scarpa da ginnastica, molto rovinata.
Anche in questo caso trascina quello che riesce al cesto dei rifiuti che trova poco dopo.
Infine scorge un braccio dalla pelle scura.
Dietro quel braccio vi é un’uomo steso a faccia in giù, dove il mare lambisce la riva dolcemente.
Il corpo sussulta ad ogni onda.
La bambina accovacciato piega la testa da un lato.
L’uomo riverso a faccia in giú indossa una canottiera gialla e dei pantaloncini da atletica rossi con righe bianche sui lati. Ed una sola scarpa. Uguale a quella che ha gettato via!
Emette un sospiro e si gira su un fianco, verso la bambina.
“Agua” riesce a dire.
La bambina ha con se una piccola borraccia di Peppa Pig, gliela porge.
Scorge il piede scalzo. Si ricorda della scarpa e corre a riprenderla...
La porge sulla battigia, vicino l’uomo che ancora geme. Attende un suo gesto, ma l’uomo non si muove. E corre via...
L’uomo sulla battigia socchiude gli occhi. Intravede la bambina. E dietro di lui due uomini con gilet e pantaloni arancioni e una grossa valigia con una croce rossa che corrono sulla sabbia verso di lui.
La bambina prende dal secchio qualcosa.
Porge nella mano dell’uomo una sua conciglia, raccolta in quel giorno caldo e faticoso di ricerca.
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