A score to settle

Nicolas Cage si profonde in un ennesimo film dimenticabile. È nota la sua propensione ad interpretare qualsiasi film purché sia uno.
Il nostro esce di galera dopo 19 anni per essersi addossato un crimine mai commesso, come mostrato nel prologo, per coprire il suo boss.
In cambio il boss e la banda si sarebbero occupati di sua moglie e suo figlio. Ma ció non accade.
Quando lo scarcerano rientra in possesso del bottino che il boss diede lui in cambio del silenzio, e con quel gruzzolo ai paga una settimana di lussi sfrenati in città. Il tutto mentre medita e attua la sua vendetta. Ma c’è un particolare: la sua insonnia cronica lo sta portando alla morte attraverso visioni di gente morta.
Ed è qui che si ingarbuglia la trama tra un mix di vendetta stile PAYBACK di Mel Gibson e IL SESTO SENSO di Bruce Willis.
Il tutto condito da una storia surreale e piena di buchi.
Dimenticabile è l’aggettivo giusto. Non ho neanche voglia di tradurne il titolo.

Nicolas Cage si profonde in un ennesimo film dimenticabile. È nota la sua propensione ad interpretare qualsiasi film purché sia uno.
Il nostro esce di galera dopo 19 anni per essersi addossato un crimine mai commesso, come mostrato nel prologo, per coprire il suo boss.
In cambio il boss e la banda si sarebbero occupati di sua moglie e suo figlio. Ma ció non accade.
Quando lo scarcerano rientra in possesso del bottino che il boss diede lui in cambio del silenzio, e con quel gruzzolo ai paga una settimana di lussi sfrenati in città. Il tutto mentre medita e attua la sua vendetta. Ma c’è un particolare: la sua insonnia cronica lo sta portando alla morte attraverso visioni di gente morta.
Ed è qui che si ingarbuglia la trama tra un mix di vendetta stile PAYBACK di Mel Gibson e IL SESTO SENSO di Bruce Willis.
Il tutto condito da una storia surreale e piena di buchi.
Dimenticabile è l’aggettivo giusto. Non ho neanche voglia di tradurne il titolo.
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