L’infernale Quinlan

  ettore    5 anni fa

Oggi torno da voi con un film del passato, ma una pietra miliare del genere noir.

Siamo negli anni 50, quando al cinema si poteva “tollerare” che Charlton Heston, con baffi e capelli tinti di nero e una bella abbronzatura posticcia,  passasse per messicano. 

La storia si svolge nell’arco di poche ore e tutto prende il via da un omicidio: un ricco americano di ritorno dalla cittadina di frontiera messicana, esplode letteralmente con la sua auto e la sua giovane compagna a causa di una bomba ad orologeria inserita nel bagagliaio della sua auto.

Tutto questo ci viene mostrato nello spettacolare piano sequenza d’apertura della durata (per i tempi di allora) di ben 4 minuti!!!

A quel punto entra in scena il bolso detective Quinlan (un Orson Welles pesantemente truccato) che con modi spicci e dubbi tenta di chiudere il caso. Ma Vargas, l’avvocato messicano (Heston) inizia a minare la sua credibilità.

Tra tattiche, minacce, sotterfugi e complotti si arriverà all’epilogo finale in cui Giustizia sarà davvero fatta. Il detective dimostrerà quanto valeva il suo fiuto e l’avvocato potrà battersi per una giusta causa.

Il film in bianco e nero ha inquadrature innovative e movimenti di macchina sorprendentemente moderni. 

Fino all’ultimo secondo tiene incollati allo schermo e il finale non è per niente scontato.

Purtroppo quella che vedremo è una versione pesantemente rimaneggiata dalla produzione all’insaputa del regista di cui restano tutte le intuizioni e il tocco da genio precursore quale sapeva essere Welles.

Riscoprite un classico per niente vecchio.

 

  ettore    5 anni fa

Oggi torno da voi con un film del passato, ma una pietra miliare del genere noir.

Siamo negli anni 50, quando al cinema si poteva “tollerare” che Charlton Heston, con baffi e capelli tinti di nero e una bella abbronzatura posticcia,  passasse per messicano. 

La storia si svolge nell’arco di poche ore e tutto prende il via da un omicidio: un ricco americano di ritorno dalla cittadina di frontiera messicana, esplode letteralmente con la sua auto e la sua giovane compagna a causa di una bomba ad orologeria inserita nel bagagliaio della sua auto.

Tutto questo ci viene mostrato nello spettacolare piano sequenza d’apertura della durata (per i tempi di allora) di ben 4 minuti!!!

A quel punto entra in scena il bolso detective Quinlan (un Orson Welles pesantemente truccato) che con modi spicci e dubbi tenta di chiudere il caso. Ma Vargas, l’avvocato messicano (Heston) inizia a minare la sua credibilità.

Tra tattiche, minacce, sotterfugi e complotti si arriverà all’epilogo finale in cui Giustizia sarà davvero fatta. Il detective dimostrerà quanto valeva il suo fiuto e l’avvocato potrà battersi per una giusta causa.

Il film in bianco e nero ha inquadrature innovative e movimenti di macchina sorprendentemente moderni. 

Fino all’ultimo secondo tiene incollati allo schermo e il finale non è per niente scontato.

Purtroppo quella che vedremo è una versione pesantemente rimaneggiata dalla produzione all’insaputa del regista di cui restano tutte le intuizioni e il tocco da genio precursore quale sapeva essere Welles.

Riscoprite un classico per niente vecchio.

 


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