The last day of american crimes

*** Messaggio originale corretto dall'autore il 04/08/2020 17:00:59 ***Non mi è piaciuto, un film davvero estenuante e senza trama. Netflix sciupa soldi in una serie di film davvero a basso impatto anche se con molto potenziale. La storia è lunghissima, piena di clichè che davvero esasperano
La trama: nel mondo il crimine sarà debellato grazie ad un macchinario del FBI che inibirà tutti coloro che vorranno commettere un crimine mentre tentano di compierlo. Una sorta di GRANDE FRATELLO ANTI CRIMINE.
Il protagonista Edgar Ramirez (già visto nel remake di Point Break) qui fa il duro di poche parole tutto pistole e sesso (sembra quasi un'allusione)
L'antagonista Kevin Cash (ex antagonista del serial Boardwalk empire) è una macchietta risibile ma più convincente del protagonista (merito del doppiaggio italiano) figlio sfigato del boss della città che ha in mente un piano ambizioso: fare l'ultima rapina prima che il congegno venga attivato.
Se ci pensate, come storia, ricorda quei film futuristici degli anni 70/80, che altro non erano che la scusa per discutere di temi alti.
Qui di alto c'è poco, la trama va avanti attraverso sobbalzi e gigioneggiamenti del regista, dei lunghi spiegoni che non aggiungono nulla e un finale scontatissimo.
La lunghissima durata (due ore e qualche manciata di minuti) lo rendono ancora più ostico da digerire quasi a palesare che ci hanno infilato dentro di tutto e di più.
La scenografia e le auto molto CAFONAL.
Ecco il trailer
Anche del trailer si percepisce la pesantezza.

La trama: nel mondo il crimine sarà debellato grazie ad un macchinario del FBI che inibirà tutti coloro che vorranno commettere un crimine mentre tentano di compierlo. Una sorta di GRANDE FRATELLO ANTI CRIMINE.
Il protagonista Edgar Ramirez (già visto nel remake di Point Break) qui fa il duro di poche parole tutto pistole e sesso (sembra quasi un'allusione)
L'antagonista Kevin Cash (ex antagonista del serial Boardwalk empire) è una macchietta risibile ma più convincente del protagonista (merito del doppiaggio italiano) figlio sfigato del boss della città che ha in mente un piano ambizioso: fare l'ultima rapina prima che il congegno venga attivato.
Se ci pensate, come storia, ricorda quei film futuristici degli anni 70/80, che altro non erano che la scusa per discutere di temi alti.
Qui di alto c'è poco, la trama va avanti attraverso sobbalzi e gigioneggiamenti del regista, dei lunghi spiegoni che non aggiungono nulla e un finale scontatissimo.
La lunghissima durata (due ore e qualche manciata di minuti) lo rendono ancora più ostico da digerire quasi a palesare che ci hanno infilato dentro di tutto e di più.
La scenografia e le auto molto CAFONAL.
Ecco il trailer
Anche del trailer si percepisce la pesantezza.
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